Si è svolta mercoledì 26 novembre, presso lo stand della Regione Toscana al Forum Risk Management di Arezzo, la sessione “La gestione delle Dosi Unitarie Personalizzate (DUP): organizzazione, sicurezza e prospettive”, promossa dal Centro Gestione Rischio Clinico della Regione Toscana con la partecipazione di Confcommercio Salute, Sanità e Cura.
Un confronto strutturato tra istituzioni, clinici, farmacie dei servizi, RSA e operatori della filiera socio-sanitaria che ha evidenziato l’urgenza di definire standard condivisi, strumenti di governance chiari e un approccio unitario alla gestione delle terapie sul territorio.
Un contributo significativo è arrivato dal progetto di ricerca condotto da Studio EmmEffe – Milano, che ha documentato come l’esternalizzazione del processo di allestimento delle DUP alla Farmacia dei Servizi possa generare risultati rilevanti: 82% di riduzione del rischio clinico nella gestione delle terapie nelle RSA campione e 1.400 ore/anno di attività infermieristica recuperate per una struttura con circa 30 ospiti.
Tempo prezioso che può essere reimpiegato in attività ad alto valore assistenziale: prevenzione delle infezioni, supporto relazionale, formazione del personale e continuità con i familiari. In questo contesto, Massimo Farina, di Studio EmmEffe – Milano, ha presentato un modello operativo per la governance del processo DUP, validato da RINA per la certificazione nell’ambito delle RSA e/o delle Farmacie dei Servizi.
Una proposta che unisce rigore scientifico e valore organizzativo
Il valore del modello proposto è stato riconosciuto con il patrocinio della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO), come iniziativa ritenuta scientificamente e culturalmente valida e coerente con missione, valori e principi della Società, e di Confcommercio Salute, Sanità e Cura.
“Il tema della gestione delle Dosi Unitarie Personalizzate non riguarda soltanto la sicurezza della terapia, ma la qualità complessiva del servizio e la sostenibilità dei processi – ha evidenziato Luca Pallavicini, presidente nazionale di Confcommercio Salute, Sanità e Cura –Il modello presentato oggi rappresenta un passo avanti concreto, perché unisce rigore tecnico, chiarezza organizzativa e un approccio misurabile al miglioramento continuo”.
Durante i lavori è stato ribadito come l’impatto delle DUP non sia solo clinico: riguarda anche la capacità delle strutture territoriali di governare processi complessi, formalizzare responsabilità, migliorare l’integrazione tra professionisti e garantire risposte più solide alle esigenze delle persone fragili.
La prospettiva della Regione Toscana
Il confronto ha permesso di approfondire anche il percorso già avviato in Toscana. “La Toscana è stata tra le prime Regioni ad affrontare in modo organico il tema delle Dosi Unitarie Personalizzate e l’incontro di oggi rappresenta la naturale prosecuzione del percorso avviato nei mesi scorsi – ha ricordato Francesco Venneri, Clinical Risk Manager di Regione Toscana e moderatore della sessione – Portare nelle RSA gli stessi principi di qualità e sicurezza consolidati in ambito ospedaliero significa rafforzare l’intero sistema territoriale. Servono modelli chiari, replicabili e basati su standard verificabili: il dibattito di oggi va esattamente in questa direzione”.
Il valore della certificazione
Nel suo intervento Massimo Farina ha evidenziato come il Disciplinare Tecnico e il relativo approccio metodologico consentano la certificazione del processo da parte di un Ente Terzo, sottolineando che la certificazione non rappresenta un traguardo in sé:
“Il modello operativo nasce con l’obiettivo di offrire a RSA e Farmacie dei Servizi uno strumento applicabile, capace di rendere misurabili le prestazioni, la tracciabilità e la sicurezza del processo – ha spiegato Farina La certificazione non è un punto di arrivo, ma un possibile strumento per generare valore nel tempo e costruire una rete territoriale sempre più solida, integrata e sicura”.
Da evidenziare anche la modularità del modello, che permette a organizzazioni con differenti livelli di maturità tecnologica e gestionale di avviare percorsi progressivi: dalla semplice formalizzazione documentale fino all’adozione completa del Disciplinare Tecnico Studio EmmEffe.
I partecipanti
Alla sessione “La gestione delle Dosi Unitarie Personalizzate (DUP): organizzazione, sicurezza e prospettive” hanno preso parte: Francesco Venneri – Risk Manager Regione Toscana (moderatore), Elisabetta Alti – Direttore Dipartimento Medicina Generale, ASL Toscana Centro, Silvia Velo – Direttore Dipartimento Farmaco, Regione Toscana, Cristina Ceccarelli – Dipartimento Farmaco, ASL Toscana Centro, Massimo Farina – Studio EmmEffe, Milano, Luca Pallavicini – Presidente Nazionale Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Paolo Veardo – Direttore Centrale Confcommercio Salute, Sanità e Cura, Paolo Piazza – Segretario Generale Casa Fenzi (Treviso), Davide Buccioni – SOS Vigilanza, ASL Toscana Centro, Alessandro D’Arpino – Consigliere SIFAP (Società Scientifica dei Farmacisti Preparatori)